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Reattore di 4a generazione, esiste
tanto quanto la calma è la virtù dei forti.....
di Lorenzo Sbaffi - 13 gennaio 2022


L' attuale mix energetico nazionale italiano (piaccia o no) realisticamente, rispetto ad altri paesi,  ci permette di fare scelte misurate nel tempo. La Russia ha l' unico reattore di 4a gen al mondo di tipo commerciale.  Realtà interessante ma tecnologicamente complessa, con alcune criticità. Altri prototipi o progetti di reattori di 4a gen. nel mondo vengono sviluppati o studiati ma serviranno anni per verificare la reale effettiva sostenibilità e caduta positiva di questa evoluzione, che non abbandona l' estrema complessità insita in questo tipo di tecnologia, nel contempo punto di forza e punto di debolezza.

Il nostro attuale mix energetico  nazionale, con il completo sviluppo di tutto il comparto delle  rinnovabili (non solo energie) e le dovute "correzioni" per il metano,  può garantire scelte misurate e mirate nel lungo termine. Questo approccio,  ovviamente, non sarà lo stesso per tutti i paesi (ci mancherebbe), le  varie scelte energetiche sono caratterizzate da fattori peculiari e  propri di ogni nazione.  Ad esempio la Francia con i suoi 56 reattori  nucleari (distribuiti in varie centrali, molte, vecchiette e con tante,  tante scorie...) e il 70 % di energia elettrica prodotta dagli stessi, non può dall' oggi al domani cambiare rotta (anzi non può proprio vista la pesante eredità !)  oppure la Finlandia che con poco più di 5 mln di abitanti e un  territorio grande piu dell' Italia,  sceglie anche il nucleare,  perché non può andare avanti con le sabbie bituminose e inoltre ha "poco  sole" e spesso credo nevichi....persino i Friday for future in questo  contesto hanno dovuto sdoganare l' atomo.
Ebbene sì, a quanto pare la 4a generazione esiste, anche l' Enea ha un progetto in corso con  realtà di altri paesi (2018-22) : un fruttuoso confronto con una chimica nucleare mi ha portato alla conoscenza di un (si uno) reattore commerciale (non è un prototipo) di 4a generazione di 800MW (!!) a neutroni veloci autofertilizzante (in inglese fastbreeder) il BN800 (Bystrie Neytrony),  nella centrale nucleare russa di Beloyarsk di proprietà della Rosenergoatom (Urali-Siberia).  A farla semplice, perché in realtà il funzionamento operativo  è complesso, forse anche troppo, (e questo è uno dei "nodi" di questa tecnologia e del nuke in genere), la caratteristica di questo reattore è quella di produrre carburante più di quello che consuma (autofertilizzante), inoltre l' altra questione interessante è  il carburante, infatti,  in teoria possono essere usate come nuovo carburante anche le scorie delle vecchie centrali, in pratica non è una fornace dove si butta dentro e buona notte......decisamente più complicato, serve tutto un iter preparativo, per non parlare del trasporto con tutti i rischi e gli imprevisti annessi e connessi. Inoltre il risultato finale (qualora si raggiungesse efficentemente tale step) sono sempre scorie con un emivita si più bassa di migliaglia di anni ma stimata comunque nell' ordine di 500 anni.
Altro vantaggio (almeno rispetto ai metodi "tradizionali") è il refrigerante, non più acqua (varie tipologie) ma nel caso specifico sodio fuso (altri progetti considerano, piombo, sali fusi, gas elio, che in sintesi ne innalzerebbe la sicurezza ma nel contempo ne aumenta la complessità e il costo.
L' altro nodo, sempre semplificando, è che i neutroni veloci sono più "nervosi" dei tradizionali neutroni termici (lenti)...quindi questo porta ad un maggiore logoramento generale della struttura. Ma in russia è in rete dal 2016, questo è noto.

La tecnologia nucleare ovviamente come tutte le tecnologie per rimanere in vita si deve evolvere cercando soluzioni a nuovi eventi che nello specifico della lobby dell' atomo improvvisamente, ci sorprendono, "regalandoci" momenti inaspettatamente (e questo è un problema) da brivido ....pochi casi ma sufficienti per mostrare macroscopicamente per un breve periodo della storia la lunga mano invisibile dell' atomo e la sua radiotossicità.
Il settore, in  crisi da 20 anni ha tutto l'interesse nel realizzare una maturità tecnologica veramente sicura e meno contaminante possibile: si cerca di spacciarla per pulita ma poche sono le cose realmente e totalmente pulite...persino le rinnovabili hanno scheletri nell'armadio ma come sempre solo il rapporto di sostenibilità (integrale, vedi ecologia integrale) positivo può certificarne la scelta, non solo l' emissione di CO2.
Anche nel comparto delle centrali atomiche (mini o grandi)  la continua sfida, grazie a nuove ricerche, nuovi materiali, eccetera eccetera, sta portando questo settore ad un rapporto di sostenibilità tra vantaggi e svantaggi maggiore di 1.
Qualche nuclearista, mi dispiace ammetterlo, un po' forse frustrato da anni di denigrazione e demonizzazione avvolte anche ingiusta, invece di cercare un vero dialogo con gli altri attori in campo (rinnovabili, metano) e con i maggiori detrattori di questa tecnologia, forte del recente risultato sulla Tassonomia, infuoca la discussione rinfacciando che dopo l' entrata del atomo nel club dei sostenibili (Tassonomia UE) i detrattori non riescono più a giustificare 40 anni di negazioni e denigrazioni. Ma il fatto è  che nonostante si lavori sulla 4a gen da più di 40 anni, appunto, solo ora si vedono progressi realizzati proprio grazie ad altrettante evoluzioni relative l' adozione di nuovi materiali e tecniche operative più mature. 40 anni fa non c' era margine, oggi, sembra di si.
E comunque la 4a gen, che quindi esiste,  (Cina, India, Corea e pure gli Usa con la TerraPower di Bil Gates stanno muovendosi in tal senso) ancora è in versione "unico esemplare"  e quindi da qui a 10/15 anni nella migliore delle ipotesi avremo a disposizione quelle di 3a gen avanzata...non proprio reattori con rapporto di sostenibilità saldamente sempre maggiore di 1....ma per chi proprio non ne può fare a meno.....
In Italia, vedi introduzione, possiamo stare alla finestra per quello che basta, poi si vedrà "strada facendo...."..., oltretutto, se e quando sarà necessario, eventualmente acquisteremo il modello che nel tempo avrà dimostrato la resa migliore.... Come acquistare un'auto....chiavi in mano....magari a fusione.

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