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A OGNUNO IL SUO....MIX. ERRATO GENERALIZZARE.
di Lorenzo Sbaffi - 3 febbraio 2022
Articolo scritto prima dell' acuire della crisi energetica e della guerra in Ucraina

Se dopo il referendum del 2011...certi politici, che oggi propongono soluzioni improponibili come il nucleare, soprattutto per l' Italia (e i motivi sarebbero molti...), avessero fatto sul serio con le rinnovabili e non solo a parole, ora non saremmo qui a piangerci a dosso sul caro bollette e l' estrema dipendenza dall' estero..uno di questi fenomeni (oltre capitano) è l' insignificante quanto dannoso Lupi...
Non che non sia stato fatto qualcosa ma assolutamente non in maniera tale da portare una vera svolta: 40% di energia elettrica da rinnovabili è un discreto risultato ma lontano dal  75 che garantirebbe un mix energetico veramente sostenibile, ecologico e rinnovabile.
Rinnovabile, sono pannelli senza occupare suolo, vedi agrivoltaico e soprattutto tutti i tetti dei stabilimenti, centri commerciali e perché no ...cimiteri d Italia ma anche zone in abbandono o siti industriali abbandonati spesso causa di inquinamento che potrebbero essere bonificati. Rinnovabile, significa vento, cioè eolico ma non significa ideologicamente deturpamento del paesaggio....a parte l' off shore (nel mare lontano dalla costa) significa anche rendere turistici siti dove ergono parchi eolici, valorizzando così un turismo a tutto tondo naturalistico. Esiste addirittura una prima guida turistica dei principali parchi eolici italiani. Quando penso a chi dice che le rinnovabili deturpano il territorio, penso prima di tutto alle scorie radiotossiche, alla pericolosità di tutto l' indotto del comparto nucleare e poi lo sguardo va alle miriadi di tralicci della rete elettrica disseminati lungo tutto lo stivale: questi caratterizzati da invadenti cavi che viaggiano indisturbati, disperdendo peraltro preziosa  energia nelle lunghe tratte,  sono deturpamento visivo ma nessuno ne parla, perché fatti in tempi lontani e perché necessari sia per motivi morfologici che per alimentare all' epoca la siderurgia nazionale ....
Ma quello che serve prima di tutto, è l' Effecenty Energy First (EEF, l' UE lo mette prima di tutto...), cioè l efficentamento energetico (prima di produrre serve non sprecare) e i 5S lo hanno sempre detto, ne è un esempio esemplare il super bonus, osteggiato anche in questo periodo con gli ostacoli al credito di imposta (come del resto tante altre piccole grandi rivoluzioni del movimento, vedi es. RDC, intercettazioni, abolizione prescrizione ecc),  è un esempio di concreta attività politica in tal senso. Ma a certe lobby energetiche e di potere (finanziario e trasversale), che vogliono mantenere lo status quo  e cioè un' energia centralizzata, non hanno un serio interesse a ottimizzare le risorse e incentivare il risparmio e l efficentamento: in un certo senso fonti di energia come il nucleare che in sintesi monopolizzano l' energia, hanno insito nel loro DNA, prima di tutto, paradossalmente proprio il consumo dell' energia da parte del utente finale: è evidente che i paesi che hanno più sviluppato il settore delle auto elettriche (che consumano energia...e quindi redditizie per chi la vende) sono proprio Francia, Corea del Sud, Giappone , tutte realtà dove il nucleare è sciaguratamente prevalente (invece serve sempre un eterogeneità) o comunque invadente (un elefante in una cristalleria)....e dove per rientrare dai forti investimenti recuperabili solo dopo decenni  hanno un urgente bisogno di generare domanda.... Una fortunata ed esemplare eccezione, nell' industria automobilistica elettrica, è la Germania che pur puntando ad un forte e decisivo impulso alle rinnovabili e all' elettrificazione dei trasporti, ha deciso di spegnere il nucleare puntando nel mentre sul gas come "energia ponte" . Poi ci sono pure Cina, Russia e  India ma questi sono un altro mondo.....
Gli USA, il Canada, la Svezia, Finlandia e altre nazioni "occidentalizzate" (Australia neo Zelanda...) hanno dei mix energetici di vario tipo, fortemente caratterizzati dal contesto in cui si sviluppano....compresa  l' Italia che può solo sviluppare a più non posso le rinnovabili sfruttando come energia ponte il metano (tornerà a prezzi normali entro tempi utili), stando attenti però che questa fonte di energia non faccia invasioni di campo....sottraendo risorse e aspettative alla vera tranzizione energetica sostenibile.
In questa epoca globalizzata, questa concezione del vecchio secolo, di energia fortemente centralizzata  è per certi versi un vero e proprio ossimoro....una contraddizione  ambientale, sociale ed economica....non è l' ECOLOGIA INTEGRALE anche evocata da Papa Francesco.
Maggiore servizi e diritti globali per costoro, per le utility dell energia, significano maggiore produzione e profitti....che ovviamente a conti fatti però capitalizzano sempre in pochi..., "alla massa" vengono prevalentemente distribuite le solite "brioche"..(vedi anche le scorie ma non solo...) cioè le esternalizzazioni...i costi e i danni occulti... talmente occulti che si mescolano con altri tipi di inquinamento (e questo è un bene per i fautori dell' atomo.....): tumori, malformazioni genetiche (spesso transgenerazionali), malattie "rare" o sconosciute ecc...spesso impossibile da associare ad un unica causa ... Ma questo non può e non deve essere un attenuante...anzi.
La realtà oggettiva invece,  ci impone  un altro paradigma: è necessario anche e soprattutto incentivare fortemente un energia dal basso, basata sulla auto produzione e sulla distribuzione intelligente della stessa, dove c'è un continuo e costante scambio tra chi sovraproduce e chi invece ha necessità di reperire energia. Serve per questo incentivare all' ennesima potenza le comunità energetiche dove imprese, amministrazioni, strutture pubbliche e privati cittadini possano auto produrre e condividere l energia. Così facendo si potrà concorrere ad armi pari e per certi versi per il periodo necessario proseguire insieme con le energie centralizzate che in questo modo diventeranno solo un anello della catena che pian piano verrà soppiantato dai continui sviluppi relativi l'' accumulo energetico, l' idrogeno e le rinnovabili.
Certo, fino a quel momento, cioè fino a che non arriveremo ad una completa maturazione delle energie rinnovabili e sostenibili, non potremo rinunciare a certe energie, ma ogni nazione sarà libera di scegliere il giusto mix energetico fortemente legato al proprio contesto sociale, geografico, idrogeologico nel medio lungo termine... poi strada facendo si faranno nuove e opportune valutazione e correttivi. Ora serve agire subito con quello che abbiamo già (la rete gas) e soprattutto sviluppando sia l apporto che la ricerca e lo sviluppo delle rinnovabili. Ovviamente vista l'invadenza oggettiva di queste LOBBY dell' energia centralizzata serve da subito il polso duro (ecco la posizione del Movimento ) per non ripetere sempre lo stesso errore, adagiarsi su finti allori di energie non rinnovabili e soprattutto non sostenibili...che che ne dica il  JRC il centro di ricerca comune (peraltro costola dell' EUROATOM...tutto un dire sull' obiettività) uno dei vari organismi di esperti di cui si avvale la Commissione UE (ma non l' unico) relativamente al nucleare...sostenibile (vedi tassonomia green) (!!!) secondo loro ovviamente...
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